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BORSE e SACCHETTI per la SPESA: NUOVA NORMA DAL 1° GENNAIO 2018
Direttiva europea 2015/720
Decreto “Mezzogiorno” Legge di conversione 3 agosto 2017 n. 123
D.Lgs. N. 152/2006
La norma riguarda due tipi di imballaggi:
- Borse di plastica riutilizzabili date al consumatore per l’asporto dei prodotti;
- Borse di plastica biodegradabili e compostabili (spessore sotto i 15 micron) utilizzati per l’imballaggio a contatto diretto con cibi (ortofrutta, macelleria, gastronomia, pescheria).
Il suddetto decreto Mezzogiorno impone dal 1° gennaio 2018 l’uso esclusivo di sacchetti ultraleggeri di plastica biodegradabili e compostabili forniti come imballaggio primario per gli alimenti sfusi (ortofrutta, macelleria, gastronomia, pescheria).
Sostanzialmente la norma approvata dal Parlamento italiano nell’agosto scorso ha recepito la Direttiva introducendo queste limitazioni:
– divieto di commercializzazione di borse di plastica fornite ai consumatori per il trasporto di merci e prodotti con spessori variabili in ragione delle tipologie di maniglia e di esercizio commerciale, anche quelle con spessore assai superiore a quelli indicati dalla direttiva 2015/720/UE (50 micron);
– nessun limite nell’uso di sacchetti di plastica biodegradabile date ai consumatori per l’asporto di merci e prodotti, le quali che vengono sottratte ai divieti previsti per la plastica;
– viene esteso a tutte le borse date ai consumatori per l’asporto di merci e prodotti il divieto di cessione gratuita, indipendentemente dallo spessore;
– per un’altra categoria di imballaggi, cioè i sacchi a contatto diretto con i cibi che non servono per l’asporto bensì per l’igiene oppure per i cibi sfusi, dice che quelli con spessore inferiore ai 15 micron devono essere a pagamento e devono essere biodegradabili e compostabili, con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile con percentuali incrementate nel corso del tempo.
Si sottolinea quindi che tutte le borse e i sacchetti di plastica consegnati al cliente, sia per l’asporto dei prodotti che quelli utilizzati come imballaggio a contatto diretto con i cibi, dal 1° gennaio 2018 devono essere addebitati al cliente e il relativo prezzo deve essere visibile nel documento fiscale (scontrino, fattura, ricevuta). Risulta consigliabile che il relativo ricavo venga riepilogato in una colonna apposita del registro dei corrispettivi.
Da tenere inoltre presente che:
- E’ ammesso il sottocosto del sacchetto;
- Per i prodotti alimentari a contatto con l’imballaggio verificare con massima attenzione e cura le norme HACCP;
- Consigliabile, ove possibile, l’utilizzo di borse di carta per l’asporto dei prodotti dal punto vendita;
- La tutela dell’ambiente potrebbe essere maggiormente garantita dall’utilizzo di plastiche biodegradabili di origine fossile come le plastiche Pbs da acido succinico.
Nel caso aveste bisogno di ulteriori chiarimenti, rimaniamo disponibili ai consueti recapiti.
Distinti saluti.
dott.ssa Nilda Calza
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Ringraziamo la società LE NOVITA’ SRL per l’uso dell’immagine.
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