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30 Ottobre 2019IL GRANDE FRATELLO FISCALE
Aggiornamento alla data del 28.10.2019 con il D.L. 124 del 26.10.2019
EVASOMETRO o RISPARMIOMETRO sulle persone fisiche, introdotto dal governo Monti. Si parte con l’autunno 2019
Attraverso un sistema denominato GEODAS (Georeferenziazione dati statistici), già usato per le società, vengono elaborate informazioni contenute nel database Sogei. Risale al 2011 il decreto Salva Italia del governo Monti che istituì l’anagrafe dei rapporti finanziari.
Ma quali dati vengo presi in considerazione e incrociati con le dichiarazioni dei redditi?
Sono le entrate e le uscite mensili, la giacenza media, il saldo iniziale e finale dei:
- conti correnti,
- carte di credito,
- conti deposito,
- buoni fruttiferi e libretti postali,
- polizze assicurative, fondi pensione e di gestione collettiva del risparmio,
- titoli di Stato, azioni, obbligazioni
- rapporti fiduciari.
Il rilievo di spese eccessive rispetto a quanto dichiarato darà il via a verifiche della Guardia di Finanza. Il contribuente sarà chiamato quindi a difendersi e non sarà facile, in quanto dovrà dimostrare la legittimità di quanto speso e delle operazioni effettuate.
ANAGRAFE TRIBUTARIA, una spinta alla lotta all’evasione
Con il provvedimento del 31.08.2018 l’Agenzia delle Entrate rende operativo l’utilizzo delle informazioni contenute nell’archivio dei rapporti finanziari.
Le informazioni finanziarie sono usate per individuare fenomeni evasivi di società di capitali e società di persone, in particolare per l’anno d’imposta 2016 che hanno commesso delle irregolarità e omissioni nella presentazione delle dichiarazioni ai fini delle imposte dirette e dell’Iva.
Ma quali sono queste informazioni? In linea di massima l’Agenzia delle Entrate ha a disposizione i saldi ad inizio e fino anno dei rapporti di conto corrente, gli importi della liquidità in entrata e in uscita, il numero di accessi alle cassette di sicurezza, il numero di conti correnti e il loro totale aggregato.
INDAGINI DELLA GUARDIA DI FINANZA SULLA BASE DEI DATI DELLE FATTURE ELETTRONICHE
La raccolta dei dati contenuti nei file xml delle fatture elettroniche che potranno essere conservati per 8 anni verrà utilizzata dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Entrate dal 2020 oltre che per effettuare le verifiche fiscali anche per rendere più efficaci le indagini di polizia economico-finanziaria. In tal modo la fattura elettronica diventerà uno dei principali modi per combattere l’evasione fiscale.
DIVIETO TRASFERIMENTO CONTANTE per importi pari e superiori a 3.000 euro
Alla data attuale resta invariato il generale divieto di trasferimento del contante da 3.000 euro in su sia per le persone fisiche che per le persone giuridiche essendo considerato uno strumento anonimo e non tracciabile. Dal 2020 detta soglia è stata portata dal D.L. 124 del 26.10.2019 a 2.000 euro.
CONTROLLI SULL’USO DEI CONTANTI
Sempre nell’autunno di quest’anno partono gli obblighi per banche, Poste italiane, istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica di inoltrare all’UIF (unità di informazione finanziaria istituita presso la Banca d’Italia), ogni mese, tutte le movimentazioni in contante pari o superiori a 10.000 euro anche se realizzate mediante più operazioni singolarmente pari o superiori a 1.000 euro.
Le operazioni effettuate dall’esecutore sono imputate anche al cliente in nome e per conto del quale ha operato.
Il primo invio era fissato per il 15 settembre 2019 ed era relativo ai mesi di aprile, maggio, giugno e luglio 2019.
CONTANTI VIETATI ANCHE PER I PAGAMENTI A DIPENDENTI E COLLABORATORI
La stretta all’uso del contante con il fine di incrementare la lotta all’evasione si era fatta sentire anche dal 1° luglio del 2018. Data da cui la corresponsione delle retribuzioni e dei compensi a tutti i lavoratori e collaboratori non può più avvenire per mezzo di denaro contante, qualunque sia la tipologia del rapporto di lavoro instaurato e qualunque sia la cifra. Considerevole la sanzione amministrativa pecuniaria prevista per la violazione del predetto obbligo: da 1.000 a 5.000 euro.
IN ARRIVO LE SANZIONI PER CHI NON RICEVE PAGAMENTI TRAMITE POS
Dal 1° luglio 2020 non accettare il pagamento di qualsiasi importo con carte di debito o di credito comporterà la sanzione amministrativa pecuniaria di 30 euro, incrementata del 4% del valore della transazione.
LA LOTTERIA DEGLI SCONTRINI
Anche la lotteria degli scontrini, con partenza programmata dal 2020, va annoverata quale misura anti-evasione. Le possibilità di vincita aumentano se non si paga in contanti, ma in modo tracciabile. Il cliente per partecipare deve comunicare all’esercente il proprio codice fiscale. Come conseguenza dell’invio telematico degli scontrini fiscali muniti di codice fiscale, l’Agenzia delle Entrate e La Guardia di Finanza conosceranno la natura e l’ammontare della spesa per ciascun consumatore.
Il D.L. 124 del 26.10.2019 prevede sanzioni elevate da 100 a 500 euro per i commercianti, artigiani, panifici, ristoranti, bar ecc. che dal 1° gennaio 2020 si rifiuteranno di inserire negli scontrini il codice fiscale dei propri avventori o che non trasmetteranno i dati delle operazioni all’Agenzia delle Entrate.
LE COMUNICAZIONI PERIODICHE IVA
Le frodi in materia di iva e non solo è stato scelto di combatterle con le comunicazioni telematiche all’Agenzia delle Entrate che si devono inviare ogni trimestre. Il programma del Ministero delle finanze è quello di incrociare i flussi telematici e tutti i dati raccolti, nel rispetto della privacy, anche con le fatture elettroniche con l’intento di individuare soprattutto i grandi evasori. A tale riguardo, nella legge di bilancio per il 2020, dovrebbe essere inserito un nuovo strumento l’anonimometro, volto ad assegnare a ciascun contribuente un “numero” per renderlo appunto anonimo e, rispettando le direttive del Garante della privacy, utilizzarlo per l’emersione delle sacche di evasione.
dott.ssa Nilda Calza
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